Valentina è pazza – flash fiction
Valentina è pazza. Lo sente bisbigliare dietro di sé per la strada. Lo sente per I vicoli deserti, nell’ora piu’ calda, quando la città si nasconde, vinta dall’arsura e dal sole abbagliante. Camminando sui ciottoli ardenti, Valentina non vede nessuno. Sente scivolare addosso sguardi feroci, attraverso le persiane socchiuse, ben protetti nel buio delle loro tane. Sono gli stessi luoghi che ha attraversato due settimane fa, vestita da sposa. Valentina chiude gli occhi. Le torna in mente il profumo dei fiori stretti nei guanti di tulle, la folla e il senso di soffocamento. Frammenti di un passato ormai rotto e sospeso da qualche parte nel tempo. Non ce l’aveva fatta, non era riuscita ad entrare in chiesa. Perché lei Antonio non lo aveva mai dimenticato, nemmeno quando si era sposato con Teresa. La madre l’ha cacciata via per la vergogna, perche’ una figlia cosi’ e’ meglio non averla mai avuta. Valentina è arrivata al porto, stanca e sola come un fiore appassito. Cammina sugli scogli, ferendosi un piede. Sono passati degli anni, ma riesce subito a trovare la grotta. Un posto speciale, che scompare quando il mare si fa gonfio. Si siede lì a guardare le onde e sembra che il dolore diventi piu’ sopportabile.
“Sapevo che ti avrei trovata qui.” le dice Antonio chinandosi a darle un bacio
Valentina si sveglia e vede l’acqua arrivarle fino alla gola. E’ buio. Chiude di nuovo gli occhi e lascia che il mare la culli dolcemente.
“Buonanotte amore mio.” sussurra felice.